Chants de la résistance italienne
  • Bella ciao
  • Dalle belle città
  • Festa d'aprile
  • Figli di nessuno
  • Fischia il vento
  • Il bersagliere ha cento penne
  • Pietà l'è morta
  • Valsesia

Song of the Italian partisans
Lyrics : Felice Cascione, 1944

Fischia il vento, infuria la bufera,
scarpe rotte eppur bisogna andar,
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir.

Ogni contrada è patria del ribelle,
ogni donna a lui dona un sospir,
nella notte lo guidano le stelle
forte il cuore e il braccio nel colpir.

Se ci coglie la crudele morte,
dura vendetta verrà dal partigian;
ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor.

Cessa il vento, calma è la bufera,
torna a casa il fiero partigian,
sventolando la rossa sua bandiera;
vittoriosi e alfin liberi siam.

Oltre il Ponte
di Italo Calvino e Sergio Liberovici

O ragazza dalle guance di pesca,
O ragazza dalle guance d'aurora,
Io spero che a narrarti riesca
La mia vita all'età che tu hai ora.
Coprifuoco: la truppa tedesca
La città dominava. Siam pronti.
Chi non vuole chinare la testa
Con noi prenda la strada dei monti.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l'altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent'anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l'amore.

Silenziosi sugli aghi di pino,
Su spinosi ricci di castagna,
Una squadra nel buio mattino
Discendeva l'oscura montagna.
La speranza era nostra compagna
Ad assaltar caposaldi nemici
Conquistandoci l'armi in battaglia
Scalzi e laceri eppure felici.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l'altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent'anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l'amore.

Non è detto che fossimo santi, 
L'eroismo non è sovrumano,
Corri, abbassati, dài, balza avanti,
Ogni passo che fai non è vano.
Vedevamo a portata di mano,
Dietro il tronco, il cespuglio, il canneto,
L'avvenire d'un mondo più umano
E più giusto, più libero e lieto.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l'altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent'anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l'amore.

Ormai tutti han famiglia, hanno figli,
Che non sanno la storia di ieri.
lo son solo e passeggio tra i tigli
Con te, cara, che allora non c'eri.
E vorrei che quei nostri pensieri,
Quelle nostre speranze d'allora,
Rivivessero in quel che tu speri,
O ragazza color dell'aurora.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l'altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent'anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l'amore.

Bella ciao

Una mattina mi sono svegliato
O bella ciao, bella ciao,
bella ciao, ciao, ciao,
Una mattina mi sono svegliato,
E ho trovato l'invasor.

O partigiano portami via,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
O partigiano portami via,
Che mi sento di morir.

E so io muoio da partigiano,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E se io muoio da partigiano,
Tu mi devi seppellir.

Mi seppellirai lassù in montagna
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Mi seppellirai lassù in montagna
Sotto l'ombra di un bel fior.

Tutte le genti che passeranno
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Tutte le genti che passeranno
Mi diranno «che bel fior!».

E questo è il fiore del partigiano
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Libertà.

O fucile

O fucile vecchio compagno
Dolce amico del combattimento
Forse vali più d'un regno
Sei la strada della libertà
Sei la strada della libertà.

Dalle belle città
Di Carlo Pastorino o Emilio Casalini

Dalle belle città date al nemico
fuggimmo un dì su per l'aride montagne
cercando libertà fra rupe e rupe
contro la schiavitù del suo tradito.

Lasciammo case, scuole ed officine,
mutammo in caserme le vecchie cascine,
armammo le mani di bombe e mitraglia,
temprammo i muscoli e i cuori in battaglia.

Siamo i ribelli della montagna,
viviam di stenti e di patimenti,
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir.

Di giustizia è la nostra disciplina,
libertà è l'idea che ci avvicina,
rosso sangue il color della bandiera,
siam d'Italia l'armata forte e fiera.

Sulle strade dal nemico assediate
lasciammo talvolta le armi straziate,
provammo l'ardor per la grande riscossa,
sentimmo l'amor per la patria nostra.

Siamo i ribelli della montagna,
viviam di stenti e di patimenti,
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir.

Il bersagliere ha cento penne

Bersagliere ha cento penne
Bersagliere ha cento penne,
ma l’alpino ne ha una sola,
un po’ più lunga, un po’ più mora,
sol l’alpin la può portar.

Quando scende la notte buia
Tutti dormono laggiù alla pieve,
ma con la faccia giù nella neve
sol l’alpin là può dormir.

Sui pei monti vien giù la neve,
la tormenta dell’inverno,
ma se venisse anche l’inferno,
sol l’alpin può star lassù.

Se dall’alto dirupo cade,
confortate i vostri cuori,
perché se cade in mezzo ai fiori
non gl’importa di morir.
Perché se cade in mezzo ai fiori
non gl’importa di morir.
 

La Brigata Garibaldi

Fate largo che qui passa
La Brigata Garibaldi
La più bella la più forte
La più ardita che ci sia
Quando passa quando avanza
Il nemico fugge allor
Siam fieri siam forti
Per scacciare l'invasor.

Abbiam la giovinezza in cuor
Simbolo di vittoria
Marciamo sempre forte
E siamo pieni di gloria
La stella rossa in fronte
La libertà vogliamo
Ai popoli oppressi
La libertà noi porterem.

Fate largo che qui passa
La Brigata Garibaldi
La più bella la più forte
La più ardita che ci sia
Quando passa quando avanza
Il nemico fugge allor
Siam fieri siam forti
Per scacciare l'invasor.